La caduta dei denti da latte è un momento fondamentale ed emozionante nella crescita e può generare dubbi o ansie sia nei bambini che nei loro genitori.
I denti da latte (o denti decidui) erompono a partire dai sei mesi di età e completano la loro comparsa intorno ai 30 mesi. La permuta, ovvero la progressiva caduta dei denti da latte, inizia indicativamente a partire dai sei anni di età sebbene non sia infrequente una caduta anticipata (a partire dai 5 anni) o un inizio posticipato (fino ai 7 anni di età).
- Perché i denti da latte sono importanti
- Quando inizia e quando si conclude la caduta dei denti da latte?
- Denti da latte e denti permanenti
- Perché è importante la caduta dei denti da latte?
- I sintomi della caduta dei denti da latte
- Cosa fare quando cade un dente da latte
- Caduta dei denti da latte precoce
- Caduta dei denti da latte posticipata
Perché i denti da latte sono importanti
La presenza dei denti decidui è fondamentale: oltre a consentire una masticazione corretta e a svolgere un ruolo nella formazione nell’apprendimento del linguaggio, infatti, i denti decidui consentono lo sviluppo dei denti permanenti e ne guidano la discesa verso la posizione corretta.
Quando inizia e quando si conclude la caduta dei denti da latte?
A partire dai sei anni inizia la permuta dei denti da latte, i quali cadendo lasciano il posto ai denti definitivi; l’inizio e il termine della caduta dei denti da latte, tuttavia, non è uguale in tutti i bambini. Se alcuni bambini, infatti, perdono il loro primo dentino a 5 anni di età per altri, invece, la permuta non inizia prima dei 7 anni.
Spesso, per motivi non noti, le bambine iniziano la permuta più precocemente rispetto ai coetanei maschi.
Quando la radice del dente definitivo inizia a formarsi, essa spinge il dente a muoversi all’interno dell’osso mandibolare mascellare fino a farlo spuntare dalla gengiva: la crescita del dente permanente si associa al consumo e al riassorbimento della radice del dente deciduo.
La progressiva formazione della sua radice (che si concluderà alcuni anni dopo la loro eruzione) esercita una spinta del dente permanente all’interno dell’osso mandibolare o mascellare e determina dapprima il dondolamento e successivamente la caduta del dentino da latte.
Spesso si pensa che i denti decidui non abbiano una radice: in realtà essa viene consumata e riassorbita durante la crescita del dente permanente e, una volta caduto, è visibile esclusivamente la corona del dente da latte.
Anche lo schema della caduta dei denti da latte varia di bambino e in bambino ma, in linea di massima, è sovrapponibile all’andamento della loro crescita.
In generale, durante la caduta dei denti da latte si distinguono tre momenti fondamentali:
- Durante la prima fase di permuta (6-8 anni), cadono inizialmente gli incisivi centrali inferiori, seguiti da quelli superiori e, successivamente, dagli incisivi laterali inferiori e superiori, contemporaneamente inizia l’eruzione dei primi molari permanenti.
- Segue un periodo di arresto fisiologico della dentizione (8-10 anni) durante cui non cade alcun dente da latte: in questa fase si verifica la crescita delle ossa di supporto e la maturazione delle gemme dei denti permanenti.
- Durante la seconda fase di permuta (10-12 anni) si verifica la caduta dei restanti denti da latte (canini, primi e secondi molari decidui) e la crescita dei secondi molari permanenti in fondo alle arcate.
Il completamento della dentizione permanente, analogamente all’inizio del processo di permuta, può avvenire più precocemente (intorno ai 9 anni), o più tardivamente (intorno ai 13-14 anni).
L’eruzione dei terzi molari permanenti (i “denti del giudizio”) avviene tra i 17 e i 20 anni circa ed è spesso condizionata dallo spazio disponibile inarcata e da posizione ed inclinazione dell’elemento dentario.
Questa variabilità è assolutamente fisiologica e rientrante nella normalità; variazioni più ampie dell’inizio o della fine della dentizione permanente devono essere invece valutate attraverso una visita dentistica approfondita.
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Denti da latte e denti permanenti
Esiste quindi, indicativamente tra i 5 e i 13 anni, una fase caratterizzata dalla presenza contemporanea di denti decidui e denti permanenti (detta “dentizione mista”).
Spesso, durante questa fase di transizione, i denti definitivi hanno un colore più giallo rispetto ai denti da latte che può generare preoccupazione nei genitori. In realtà la differenza di colore è dovuta a caratteristiche e composizione dello smalto differenti negli elementi decidui rispetto a quelli permanenti e non deve pertanto destare ansia.
Perché è importante la caduta dei denti da latte?
La caduta dei denti da latte è una tappa fondamentale durante la crescita del bambino: i denti decidui sono più morbidi rispetto a quelli permanenti e questo permette alla mandibola di crescere in maniera armonica; tuttavia, essi consumano più facilmente e sono troppo piccoli in rapporto alle dimensioni della bocca al termine della crescita.
La sostituzione con i denti permanenti è quindi un passaggio importante per garantire una masticazione, una fonazione e una funzionalità corretta della bocca e delle strutture craniche.
I sintomi della caduta dei denti da latte
In generale la caduta dei denti da latte è processo indolore, sebbene possa associarsi a gonfiore e infiammazione delle gengive e, talora, a un lieve rialzo termico. Se le gengive sono gonfie e arrossate può essere utile l’applicazione di ghiaccio.
Il processo può essere più fastidioso quando il dente deciduo stenta a cadere: in questo caso ogni volta che esso si muove determina un leggero trauma della gengiva, che può peggiorare la sintomatologia.
Anche se la caduta del dentino da latte è imminente, resta comunque importante la pulizia accurata: essa deve essere eseguita in modo più delicato spazzolando il dentino con uno spazzolino a setole morbide e dentifricio.
Cosa fare quando cade un dente da latte
Nonostante la caduta di un dente da latte non sia un evento doloroso o traumatico è importante seguire alcune piccole attenzioni, soprattutto in caso di estrazione:
- Tamponare la ferita con una garza di cotone leggermente bagnata e tenere il tampone premuto con un dito o facendo chiudere i denti al bambino.
- Quando la ferita ha smesso di sanguinare applicare del ghiaccio.
- Tenere la bocca pulita lavando i denti in modo delicato evitando risciacqui per non rimuovere il coagulo.
- Evitare cibi caldi e croccanti.
Alterazioni della caduta dei denti da latte
Caduta precoce dei denti da latte
In alcuni casi (come, ad esempio, un trauma o una carie importante) la caduta del dente da latte può avvenire precocemente: in questo caso è possibile che denti permanenti subiscano delle alterazioni strutturali.
Caduta posticipata dei denti da latte
Quando lo spazio in arcata è scarso, è possibile che la caduta dei denti da latte tardi a verificarsi e che i denti definitivi per erompere seguano una traiettoria alternativa, spuntando dietro al dente deciduo corrispondente.
Nella maggior parte dei casi questa situazione è solo temporanea e si risolve autonomamente grazie alla caduta dei denti da latte e alla spinta esercitata sui denti definitivi da parte della lingua (che li riporta nella giusta posizione). Quando però i denti da latte non cadono o lo spazio disposizione dei denti definitivi non è sufficiente, può essere necessario l’intervento del dentista.
La caduta posticipata dei denti da latte può verificarsi ad esempio in caso di:
- carie profonde di un dente da latte con pulpite o ascesso
- trauma pregresso di uno o più denti da latte (che può associarsi a un’alterazione del riassorbimento delle radici del dente deciduo e rappresentare un ostacolo alla crescita del dente permanente)
- abbozzi di denti soprannumerari (che ostacolano il riassorbimento delle radici dei denti da latte e ostacolano l’eruzione dei denti permanenti)
- anchilosi dei denti da latte (fusione tra la radice del dente deciduo e l’osso che determina una ridotta crescita ossea nella zona corrispondente al dente deciduo il progressivo abbassamento e scomparsa di quest’ultimo al di sotto della gengiva)
- agenesia dei denti definitivi
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