Detartrasi fai da te?

Detartrasi fai da te?

I nostri 10 consigli per prevenire l’accumulo del tartaro senza danneggiare denti e gengive.

La detartrasi fai da te è sempre sconsigliata senza la supervisione di un odontoiatra esperto, tuttavia è giusto seguire alcuni accorgimenti quotidiani per prevenire l’accumulo di tartaro.

Il tartaro

Il tartaro è un insieme di depositi minerali che si ancorano saldamente alla superficie del dente e diventano pertanto rimovibili solo grazie alle sedute periodiche di igiene dentale.

La formazione del tartaro è legata alla calcificazione della placca batterica, un deposito gelatinoso incolore, formato da residui di cibo e batteri presenti all’interno del cavo orale, che si deposita sulla superficie dei denti.

Per rimuovere la placca batterica è sufficiente prendersi cura della propria igiene orale dopo ogni pasto o spuntino, ma se questo non avviene, nell’arco di poche ore, la placca si calcifica, trasformandosi in tartaro.

La predisposizione allo sviluppo del tartaro è soggetta a una variabilità individuale che dipende da molti fattori tra cui il Ph e la composizione chimica della saliva.

I depositi di tartaro possono accumularsi sia sulla superficie libera dei denti, sia all’interno delle gengive. Qui il tartaro è difficilmente rimovibile e i residui batterici possono determinare un’infiammazione del tessuto gengivale con un progressivo scollamento delle gengive dai denti e la formazione di tasche parodontali.

L’accumulo di tartaro nei solchi gengivali e lo sviluppo delle tasche parodontali rappresentano un importante fattore di rischio per l’insorgenza della malattie parodontali, perché a questo livello possono proliferare i batteri anaerobi che, estendendosi ai tessuti circostanti, determinano un danno alle strutture di sostegno del dente che compongono il parodonto.

Detartrasi casalinga: perché evitarla

Una volta che si è formato il tartaro, sarà necessario sottoporsi a sedute periodiche di igiene orale professionale per poterlo rimuovere.

Anche se quindi non è corretto parlare di detartrasi fai da te, perché il processo di detartrasi richiede sempre comunque l’intervento di un dentista o di un igienista dentale e l’utilizzo di strumenti professionali che permettano di rimuovere il tartaro senza danneggiare la superficie, spazzolare correttamente i denti e utilizzare nel modo giusto filo interdentale, dentifricio e collutorio resta fondamentale.

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Detartrasi fai da te: 10 consigli per mantenere in salute i tuoi denti

Ecco allora i nostri 10 consigli per prenderti cura del tuo sorriso rimuovere la placca e prevenire la formazione del tartaro:

1. Scegli uno spazzolino a testina piccola con setole medio-morbide o morbide: è importante utilizzare uno spazzolino che abbia una testina di dimensioni non eccessivamente grandi per raggiungere tutte le zone del cavo orale e rimuovere efficacemente residui di cibo e placca senza danneggiare denti e gengive. Anche lo spazzolino elettrico è un’ottima alternativa: semplifica le procedure di polizia e ha una testina generalmente molto piccola che permette di raggiungere anche le zone meno accessibili.

2. Spazzola i denti almeno tre volte al giorno, al mattino e alla sera e se possibile dopo ogni pasto o spuntino. Se non ti è possibile utilizzare lo spazzolino, puoi rimuovere i residui di cibo masticando un chewing gum senza zucchero per pochi minuti, ma occhio non esagerare!

3. Scegli il dentifricio giusto: ognuno ha i suoi gusti e le sue esigenze ma opta per un dentifricio al fluoro perché, oltre a rimineralizzare lo smalto, svolge anche un’importante azione antibatterica (ricorda che per i bambini è necessario utilizzare un dentifricio specifico che contenga la giusta quantità di fluoro in relazione all’età).

4. Se usi lo spazzolino manuale, tieni lo spazzolino angolato a 45 ° e muovilo partendo dal solco gengivale e andando verso l’estremità libera del dente. Pulisci la superficie esterna di ciascun dente e successivamente spazzola la superficie interna e poi quella masticatoria Se invece utilizzi uno spazzolino elettrico appoggialo sulla superficie dei denti con un’inclinazione di 45 ° rispetto alla gengiva e muovilo lentamente lungo le arcate dentali, dedicando almeno 30 secondi per ogni emiarcata.

5. Spazzola anche la lingua per eliminare residui di cibo e ottenere un alito più fresco.

6. Utilizza il filo interdentale almeno una volta al giorno: dopo averlo arrotolato intorno a ogni dito medio fallo scorrere tra i denti con un movimento delicato a zig zag senza dimenticare di passarlo appena sotto il bordo gengivale. Il filo interdentale è fondamentale per chi ha spazi interdentali particolarmente stretti.

7. Se il filo interdentale non fa per te puoi sempre usare degli scovolini di gomma morbida (spazzolini sottilissimi con setole di forma cilindrica o conica) o forcelle interdentali.

8. Consuma ad ogni pasto frutta e verdura, alimenti ricchi di vitamina C, vitamina D e sali minerali, per preservare la salute di denti e gengive.

9. Evita di consumare alimenti e bevande ricchi di zucchero che favoriscono l’accumulo e la proliferazione dei batteri responsabili della formazione di tartaro.

10. Limita le bevande gasate: l’anidride carbonica in esse contenute favorisce l’erosione dentale.

Detartrasi fai da te: i consigli in rete

Molti siti online consigliano di utilizzare rimedi naturali, facilmente reperibili in casa, per una detartrasi casalinga. Tra queste sostanze citiamo, ad esempio, il bicarbonato di sodio.

Il bicarbonato di sodio è una sostanza naturale utilizzata anche per lo sbiancamento professionale. Tuttavia, il suo utilizzo per la detartrasi fai da te non è raccomandato: si tratta, infatti, di una sostanza altamente abrasiva e un utilizzo incauto potrebbe causare, a lungo andare, danni irreversibili allo smalto dentario.


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