
Protesi fisse e mobili.
Per questa ragione, ogni protesi deve essere perfettamente adatta alle caratteristiche del paziente e, quindi, compatibile con gli elementi dentari residui sia dal punto di vista funzionale, sia da quello estetico.
Le cause della perdita di elementi dentari.
La perdita di uno o più denti può creare nel paziente notevoli disagi dal punto di vista estetico, fino ad arrivare, talvolta, a compromettere la propria vita sociale e relazionale.
Le ripercussioni maggiori ricadono, però, sulla funzione masticatoria. La perdita di uno o più elementi dentari, infatti, oltre ad alterare l’estetica del sorriso del volto, determina uno spostamento dei denti limitrofi che si associa alla comparsa di difficoltà masticatorie.
Le cause della perdita di elementi dentari.
La perdita di uno o più denti può creare nel paziente notevoli disagi dal punto di vista estetico, fino ad arrivare, talvolta, a compromettere la propria vita sociale e relazionale.
Le ripercussioni maggiori ricadono, però, sulla funzione masticatoria. La perdita di uno o più elementi dentari, infatti, oltre ad alterare l’estetica del sorriso del volto, determina uno spostamento dei denti limitrofi che si associa alla comparsa di difficoltà masticatorie.

Protesi dentali fisse.
— Le corone (sostituiscono un unico elemento dentale).
— I ponti (sostituiscono più elementi dentali).
Grazie al saldo ancoraggio all’osso mandibolare, le protesi dentali fisse sono caratterizzate dall’assenza di problemi di stabilità. Una volta posizionate possono essere rimosse esclusivamente dal dentista.
Le protesi dentali fisse, in base alla tipologia di ancoraggio, si distinguono a loro volta in:
— Protesi fisse su denti naturali.
In questo caso la protesi viene è ancorata ad elementi dentali residui del paziente (che devono tuttavia essere limati per poter permettere l’ancoraggio). Per questa ragione, la protesi fissa su denti naturali non è effettuabile nei soggetti con pochi elementi dentari residui.
— Protesi fisse su impianto dentale.
Questa tipologia di protesi viene ancorata a un pilastro in titanio, impiantato nell’osso mascellare o mandibolare. Indubbiamente rappresenta la soluzione migliore per ottenere una riabilitazione estetica e funzionale preservando, allo stesso tempo, i denti residui.
Protesi dentali mobili.
Le protesi dentarie mobili (o dentiere) vengono utilizzate per sostituire un’intera arcata dentaria. Fissate ai denti residui o appoggiate direttamente sulle gengive, si caratterizzano in quanto possono essere rimosse dal paziente. Si dividono in:
— Protesi mobili parziali: la struttura metallica (scheletrato) viene ancorata ai denti naturali, che tuttavia devono essere opportunamente protesizzati.
— Protesi mobili totali: elementi in resina, utilizzati in condizioni di edentulia totale, per sostituire una o entrambe le arcate dentarie. Una protesi mobile totale poggia direttamente sulle mucose dell’osso del paziente. Rappresentano un ausilio che permette al paziente di masticare meglio e migliorare il suo aspetto, ma sono soluzioni inefficienti dal punto di vista funzionale e aumentano la percezione di fastidio a causa dell’ingombro percepito durante la masticazione. Inoltre, con il passare del tempo, la stabilità della protesi è compromessa dal progressivo riassorbimento osseo.
Per queste ragioni in caso di edentulia (assenza completa di elementi dentari) la protesi dentale mobile, nonostante la sua economicità rispetto ad altre opzioni terapeutiche, rappresenta la soluzione meno indicata.
Protesi dentali combinate.
Questa tipologia di protesi, posizionabile anche in soggetti molto anziani grazie alla possibilità di eseguire interventi minimamente invasivi, preserva gli elementi dentari residui del paziente garantendo una stabilità completa e un ripristino della corretta funzione masticatoria e dell’estetica del sorriso.
Protesi dentali mobili.
Le protesi dentarie mobili (o dentiere) vengono utilizzate per sostituire un’intera arcata dentaria. Fissate ai denti residui o appoggiate direttamente sulle gengive, si caratterizzano in quanto possono essere rimosse dal paziente. Si dividono in:
— Protesi mobili parziali: la struttura metallica (scheletrato) viene ancorata ai denti naturali, che tuttavia devono essere opportunamente protesizzati.
— Protesi mobili totali: elementi in resina, utilizzati in condizioni di edentulia totale, per sostituire una o entrambe le arcate dentarie. Una protesi mobile totale poggia direttamente sulle mucose dell’osso del paziente. Rappresentano un ausilio che permette al paziente di masticare meglio e migliorare il suo aspetto, ma sono soluzioni inefficienti dal punto di vista funzionale e aumentano la percezione di fastidio a causa dell’ingombro percepito durante la masticazione. Inoltre, con il passare del tempo, la stabilità della protesi è compromessa dal progressivo riassorbimento osseo.
Per queste ragioni in caso di edentulia (assenza completa di elementi dentari) la protesi dentale mobile, nonostante la sua economicità rispetto ad altre opzioni terapeutiche, rappresenta la soluzione meno indicata.
Protesi dentali combinate.
Le protesi dentarie combinate sono rimovibili, ma fissate a perni artificiali (impianti in titanio osteointegrati).
Questa tipologia di protesi, posizionabile anche in soggetti molto anziani grazie alla possibilità di eseguire interventi minimamente invasivi, preserva gli elementi dentari residui del paziente garantendo una stabilità completa e un ripristino della corretta funzione masticatoria e dell’estetica del sorriso.

Domande frequenti
Come posso prendermi cura della mia protesi dentaria mobile?
Quanto tempo può durare una protesi fissa?
Cosa sono i provvisori?
Perché il mio ponte si muove?
Ho la dentiera ma è molto ingombrante e/o mi dà fastidio. Esiste una soluzione più comoda?
Ho messo una protesi e ora vedo un bordino nero intorno alla gengiva. Di cosa si tratta?
Questo fenomeno può comparire nei portatori di una protesi in metallo-ceramica quando le gengive si ritraggono (ad esempio per movimento traumatico dello spazzolino o a causa di 1 corona non correttamente eseguita). È consigliabile, quindi, effettuare un controllo presso il proprio dentista.
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